Chiesa di S. Grisogono

Questo territorio nel medioevo era costituito dai castelli di Mogliano, l’attuale centro storico; Monte Ansone, nei pressi della contrada denominata Madonna della Neve; Poggio Santa Lucia, nelle contrade omonime, ed infine Montechiaro dove sorgeva la chiesa di San Crisogono, da cui ancora oggi prende il nome la località. Nell’anno 1097 venne donata dai conti Giberto, Trasmondo e Berardo, figli di Ismidone, all’abbazia di S. Maria di Piobbico (nei pressi di Sarnano). Un privilegio di Innocenzo IV del 29 gennaio 1252 conferma la proprietà di alcuni beni moglianesi all’abate di Piobbico, fra i quali la nostra chiesa . Nel 1299 l’abate di Piobbico conferma i rettori nominati da Ezzelino figlio del conte Gualtiero, che risiedeva a Montechiaro come si deduce in un documento della curia di Fermo relativo alla riscossione delle decime.
Nel periodo delle lotte fra Papato ed Impero i Signori di Mogliano furono fedeli all’una o all’altra fazione. Più volte entrarono in contrasto con Fermo e finirono per combattere aspramente: Mogliano venne occupato dai fermani e Montechiaro distrutto . Ci troviamo ai tempi di Ezzelino da Mogliano, nipote del più famoso Fildesmido. Gli abitanti di Montechiaro si trasferirono nel vicino castello di Mogliano più sicuro poiché ben fortificato dove, intorno al 1323, costruirono le abitazioni e, con ogni probabilità, la distrutta chiesa di San Crisogono nel quartiere di levante .

Nel 1631 una comunità di monache benedettine edificarono nelle adiacenze della chiesa il loro convento usurpandone l’uso, ai parroci, a tal punto che il Vescovo di Fermo fu costretto ad obbligare le suore a ricostruire, nell’antica frazione rurale, la chiesa a loro spese. Questo avvenne nel 1733.
Il dipinto dell’altare maggiore raffigura la Vergine, col Bambino, seduta su di un trono di nubi. In basso a sinistra col manto rosso San Crisogono, patrono dell’antico castello. É rappresentato con lo sguardo verso la Madonna di cui invoca la protezione su Montechiaro che indica con la mano sinistra, mentre con la destra si tocca il petto. È venerato in questa contrada almeno da quando esisteva l’antico castello vale a dire dal secolo X; la devozione verso questo santo nordico sicuramente è dovuta alla discesa dei longobardi che ebbero il ducato di Spoleto di cui Mogliano fece parte, almeno fino al 705. L’altro santo effigiato nel quadro è San Vito, accompagnato dal cane, e protettore dalla rabbia. La cappella della Madonna della Misericordia venne edificata nel 1870 per la munificenza di Don Giuseppe Minnucci che donò il quadro e gli ornati in stucco e legno, fatti dorare da Domenico Guidaroli e Nicola Alessandrini di Monte Giorgio. Venne terminata nel 1894.

Informazioni

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Indirizzo San Grisogono

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